Coltivando un futuro sostenibile. Dialoghi sull’acquisto alimentare consapevole
Organizzato dal gruppo di lavoro Fair Trade Town Bellinzona in collaborazione con la SIC Ticino (Società degli impiegati del commercio) e la CCAT (Centro di competenze agroalimentari Ticino), l’evento Coltivando un futuro sostenibile ha avuto un grande successo e proposto spunti di riflessioni appassionanti sul consumo responsabile.
L’evento Coltivando un futuro sostenibile tenutosi al Ciossetto di Sementina (Bellinzona) ha riunito un centinaio di persone. Tre presentazioni introduttive hanno portato il punto di vista della ricerca, dei produttori e produttrici attivi sul territorio e del commercio equo.
Chiara Falvo, ricercatrice all'Università di Torino: nel perseguire un consumo alimentare più responsabile che corrisponda al proprio budget, il/la consumatore/trice deve dedicare tempo e impegno. La ricercatrice ha rilevato “il distacco progressivo, sia geografico che relazionale e culturale, dell’uomo rispetto al cibo che mangia” e la necessità di un’evoluzione del quadro legale poiché il/la consumatore/trice non possono fare tutto da soli.
Alice Ambrosetti, donna contadina della Val di Blenio ha portato la visione dei produttori di latte del Ticino e sottolineato la necessità di ricavare un prezzo equo e giusto anche nel commercio locale. “Bisogna rimettere al centro i produttori”. Sensibilizzare e responsabilizzare tutti gli attori della filiera è stato al cuore del suo contributo.
Secondo Claire Fischer, coordinatrice di Fair Trade Town nella Svizzera italiana: è necessario “Creare un legame tra locale e Fair Trade, sviluppare un Fair Trade dei prodotti locali” come è già il caso in paesi vicini. Ha relativizzato il peso ambientale del trasporto; in effetti, “secondo studi recenti e contrariamente a quanto si crede – sono la coltivazione e la trasformazione di un prodotto, e non il suo trasporto a generare la maggior parte delle emissioni di CO2”. Ha concluso proponendo di agire per “Costruire dei ponti tra iniziative sostenibili».
Ha seguito una discussione a gruppi che ha coinvolto tutti i presenti. Le riflessioni conclusive di due testimoni hanno allargato il dibattito:
Antonella Crüzer segretaria generale dell’ACSI (Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera) ha ribadito “l’impellente necessità di ottenere prezzi più equi che favoriscano davvero i produttori sostenibili anziché ingrossare il margine di guadagno di importatori e distributori”.
Secondo Zeno Boila della cooperativa agricola Seminterra “il modello cooperativo che prevede il coinvolgimento diretto delle consumatori e consumatrici offre un’alternativa alla grande distribuzione che permette di riavvicinare le persone all’agricoltura naturale e di sensibilizzare tutte le generazioni al giusto valore degli alimenti”.
Un goloso e abbondante aperitivo di prodotti locali e del commercio equo ha prolungato la serata.
Ringraziamo il gruppo di lavoro FTT Bellinzona, la Città di Bellinzona e Marcello Martinoni, moderatore della serata.